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Centrali uniche di committenza - "Urgente proroga termine".

Con comunicato del 27/06/2014 l’ANCI rende noto che:

Il 1° luglio prossimo scatta l’obbligo per oltre 8.000 Comuni, esclusi i capoluoghi di provincia, di effettuare le procedure per l’acquisizione di beni, servizi e forniture attraverso la costituzione di Centrali uniche di committenza. ‘‘Tale previsione obbligatoria sta avvenendo in un contesto di complessiva incertezza organizzativa e attuativa che, ove non prorogato il termine del 1° luglio, comportera’ il rischio della paralisi dell’intero sistema degli acquisti e degli appalti’‘ dichiara Mauro Guerra, parlamentare e coordinatore nazionale ANCI dei piccoli Comuni.

‘‘Inoltre – prosegue Guerra – essendo venuta meno la deroga precedentemente prevista per gli acquisti in economia fino a 40 mila euro e per gli interventi urgenti, i piccoli e medi Comuni, in particolare, si troveranno letteralmente impossibilitati ad effettuare qualsiasi tipo di procedura fino ad oggi svolta in economia. E’ del tutto condivisibile la prospettiva di semplificare e snellire il sistema degli acquisti della Pa nell’ottica di ottenere maggiore razionalita’ ed un reale abbattimento dei costi – afferma l’esponente dell’ANCI – ma oggi non ci sono le condizioni tali da consentire di predisporre nei tempi fissati il nuovo assetto organizzativo, senza il concreto rischio di creare insormontabili difficolta’ attuative nei Comuni e disagi alle imprese, gia’ in sofferenza ed operanti nei territori, frenando invece di accelerare la ripresa dello sviluppo economico’‘.

‘‘Occorre quindi – conclude Guerra – l’adozione da parte del Governo di un provvedimento che differisca urgentemente l’obbligo in scadenza il 1° luglio, per arrivare ad un nuovo ‘start up’ del sistema, successivamente ad una compiuta organizzazione di quanto previsto dalla legge’‘.


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