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IMU e TASI per le scuole e le università non statali. Indicazione MIUR

Con comunicato del 02/07/2014 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca fornisce indicazioni operative per il pagamento dell’IMU e della TASI per le scuole e le università no statali, precisando quanto segue:

SCUOLA NON STATALE

Le recenti disposizioni emanate in materia di IMU e di TASI prevedono che gli enti non commerciali devono presentare un’unica dichiarazione sia per l’IMU sia per la TASI.

Per quanto concerne l’esenzione dal pagamento dell’ IMU e della TASI relativamente alle Attività Didattiche nel modello di dichiarazione IMU e TASI per gli enti non commerciali è precisato quanto segue.

Le attività didattiche sono quelle dirette all’istruzione e alla formazione di cui alla legge 28 marzo 2003, n. 53.

Lo svolgimento delle predette attività si ritiene effettuato con modalità non commerciali se:

a) l’attività è paritaria rispetto a quella statale e la scuola adotta un regolamento che garantisce la non discriminazione in fase di accettazione degli alunni;

b) sono comunque osservati gli obblighi di accoglienza di alunni con disabilità, di applicazione della contrattazione collettiva al personale docente e non docente, di adeguatezza delle strutture agli standard previsti, di pubblicità del bilancio;

c) l’attività è svolta a titolo gratuito, ovvero dietro versamento di corrispettivi di importo simbolico e tali da coprire solamente una frazione del costo effettivo del servizio, tenuto anche conto dell’assenza di relazione con lo stesso.

Tra le attività didattiche sono ricomprese le “iniziative sperimentali” denominate “sezioni primavera”, istituite dall’art. 1, comma 630, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Pertanto, se le predette sezioni sono istituite nelle scuole paritarie dell’infanzia, le stesse sono da considerarsi come le altre sezioni per l’infanzia funzionanti nelle scuole stesse.

Relativamente alla compilazione del Quadro B del modello di dichiarazione IMU-TASI si riassumono qui di seguito le istruzioni per la compilazione del secondo riquadro.

Detto riquadro prevede, al primo rigo, l’indicazione del Cm, vale a dire il corrispettivo medio percepito dalla scuola paritaria e quella del Cms, vale a dire il costo medio per studente pubblicato nella tabella sottostante che costituisce il parametro di riferimento per verificare il rispetto del requisito richiesto dalla vigente normativa per l’esenzione dal pagamento dell’IMU e della TASI

Tabella. Spesa Annuale per studente distinta per livello di istruzione (CMS)

 

Scuola dell’infanzia

Scuola Primaria

Istruzione secondaria
di primo grado

Istruzione secondaria
di secondo grado

Spesa annua nelle istituzioni educative per studente

€ 5.739,17

€ 6.634,15

€ 6.835,85

€ 6.914,31

Fonte Education at glance OECD

Per corrispettivo medio (CM) si intende la media degli importi annui che vengono corrisposti alla scuola dalle famiglie.

Ad esempio se in una scuola dell’infanzia sono presenti 10 bambini per i quali viene corrisposto un importo annuo pari a € 1000 e 5 per i quali viene corrisposto un importo annuo agevolato di € 500, il corrispettivo medio sarà pari a: [(1000 x 10) + (500 x 5)] / 15 = € 833.

Per costo medio per studente (CMS) si intende, invece, l’importo indicato nella Tabella sopra riportata, distinto per settore scolastico.

Se il corrispettivo medio (CM) è inferiore o uguale al costo medio per studente (CMS) , ciò significa che l’attività didattica è svolta con modalità non commerciali e, quindi, non è assoggettabile a imposizione.

In questo caso dovrà essere barrato il campo corrispondente al Rigo g) del modello. Dovrà essere contestualmente barrato il campo 13, nel caso in cui nell’immobile venga svolta esclusivamente attività didattica con modalità non commerciali. Se, invece, il corrispettivo medio (CM) risulta superiore al costo medio per studente (CMS), si dovrà barrare il campo relativo al Rigo h) e si dovrà procedere alla determinazione della parte del valore di cui al Rigo f) assoggettabile a IMU e alla TASI.

UNIVERSITA’ NON STATALI

Fin dalla sua istituzione, l’Ufficio di Statistica è coinvolto in progetti internazionali promossi dalla Commissione Europea e da organismi quali OCSE e Unesco.

In particolare, rappresentanti, ricercatori ed esperti dei Paesi dell’Unione Europea, dell’area OCSE e dell’ UNESCO operano da molti anni all’interno di un progetto comune, denominato INES, che studia ed elabora indicatori sui sistemi educativi. Esso contiene una vasta gamma di indicatori sul sistema dell’istruzione, dalle scuole materne all’università, e consente dunque di avere un’ampia panoramica su vari aspetti relativi alla formazione, sui soggetti coinvolti (studenti e docenti) e sui livelli di spesa di ciascun Paese.

Ogni anno l’Ufficio di Statistica contribuisce al progetto INES partecipando alla definizione ed alla raccolta dei dati UOE (Unesco, Ocse, Eurostat) che costituiscono la base su cui i suddetti indicatori vengono calcolati. Ciascuna variabile richiesta (relativa a studenti, personale e spesa) risponde a definizioni e classificazioni internazionali uguali per tutti i Paesi. Attualmente è in vigore la classificazione dei corsi denominata ISCED-97, che verrà a breve sostituita dalla nuova classificazione ISCED-2011.

Nell’ambito dell’Unione Europea, un sottoinsieme di queste informazioni deve essere obbligatoriamente fornito come sancito dal Regolamento(UE) N. 912/2013 della Commissione.

I dati forniti sono resi disponibili dall’OCSE nell’ Online Education Database.

Inoltre, l’Ufficio di Statistica partecipa al progetto She Figures promosso dalla Commissione Europea, fornendo il proprio contributo sia metodologico che per la raccolta dei dati.

Principali indicatori:

    Costo medio per studente (da utilizzare ai fini del calcolo IMU degli enti non commerciali): 7.571,00 euro.


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