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Corte dei conti e corruzione.

Con comunicato stampa del 24/11/2014 si rende noto che:

Il Presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri ha ricevuto oggi una delegazione dell’Ispettorato del Consiglio dei Ministri della Repubblica Bulgara in visita in Italia per una ricognizione sulle esperienze europee in materia di prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni.

Durante l’incontro, il Presidente Squitieri ha evidenziato il percorso seguito dalla Corte dei conti nel rispetto dei poteri e degli adempimenti imposti dal d.lgs 14/03/2013 n. 33, in tema di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione.

Il Presidente Squitieri ha richiamato altresì i punti salienti in materia di promozione della legalità espressi in diversi recenti incontri, tra i quali la “lectio magistralis” tenuta giovedì scorso presso la Scuola Nazionale di Amministrazione. In questa occasione, il presidente della Corte dei Conti ha richiamato l’attenzione sull’urgenza e la necessità di perseguire fenomeni corruttivi che incidono gravemente sulla collettività sotto il profiloetico-sociale e ne frenano lo sviluppo, aggravando l’attuale crisi economica.

Nella sua prolusione, il Presidente ha affermato che il punto di partenza per contrastare i fenomeni di illegalità e di corruzione è una efficace “trasparenza” dell’attività amministrativa, che favorisce forme diffuse di controllo sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Essa concorre ad attuare i principi costituzionali di imparzialità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche ed, in generale, concorre al buon andamento della cosa pubblica.

Squitieri ha sottolineato altresì come la iper-regolamentazione e la complessità delle procedure amministrative possano rappresentare un ostacolo alla trasparenza e quindi favorire il sorgere di fenomeni corruttivi.

In altra occasione, nel corso della lectio magistralis, tenuta venerdì presso l’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, il Presidente Squitieri aveva peraltro espresso un giudizio positivo sulla capacità del Paese di perseguire obiettivi di contrasto alla corruzione. A tal proposito ha evidenziato come l’esercizio congiunto delle funzioni di controllo e giurisdizionali della Corte dei conti resta un elemento essenziale, anche per il relativo effetto monitorio e dissuasivo. Aveva sottolineato, inoltre, come l’ampia area di sovrapposizione tra fenomeni corruttivi e danni alle finanze pubbliche richieda un efficace coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali interessati alla prevenzione e nel contrasto della corruzione.


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