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Dichiarazioni 2015: già on line la prima bozza del modello 730

Con comunicato del 01/12/2014 la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate rende noto che:

Il 730/2015, da oggi in anteprima sul sito delle Entrate con le relative istruzioni, è ricco di novità. La principale, senza dubbio, è l’introduzione del modello precompilato, che l’Agenzia metterà a disposizione dei contribuenti entro il 15 aprile (vedi “Riforma fiscale, atto I: è realtà la dichiarazione precompilata”), cui è strettamente legata anche la nuova certificazione unica (modello Cu) che, dall’anno prossimo, prenderà il posto del “vecchio” Cud (vedi “Cu, il modello più unico che mai, pronto in Rete per la prova collaudo”).

Ma le new entry, a seguito delle numerose recenti modifiche normative, sono tante. Vediamo le più rilevanti.

 730 per chi e perché

È bene, innanzitutto, ricordare che presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 rappresenta un vantaggio per i lavoratori dipendenti e i pensionati che, in possesso di determinati redditi, possono avvalersene. Utilizzarlo è conveniente perché:

Il bonus Irpef di 80 euro

A partire dallo scorso maggio, ai lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 26mila euro, è stato erogato in busta paga, dal datore di lavoro, un credito per un importo massimo di 80 euro al mese.

In sede di presentazione del modello 730/2015, l’ammontare del credito dovrà essere ricalcolato, da chi presta l’assistenza fiscale, in base alla somma di tutti i redditi dichiarati.

Nel caso in cui non sia stato possibile percepire il bonus, ad esempio perché il datore di lavoro non riveste la qualifica di sostituto d’imposta (come nel caso dei lavoratori domestici) o perché il rapporto di lavoro si è chiuso prima del mese di maggio, il credito verrà riconosciuto direttamente con il modello 730.

Per consentire a chi presta l’assistenza fiscale di calcolare correttamente il bonus, tutti i lavoratori dipendenti dovranno compilare il rigo C14, per segnalare se il credito è stato o no erogato e, in caso affermativo, in che misura.

Inoltre, sempre per consentire la corretta determinazione del bonus Irpef, da quest’anno andranno indicate, nel rigo C4, le somme percepite per incremento della produttività.

 Crediti in compensazione

Dal 1° ottobre 2014, per utilizzare in compensazione i crediti derivanti dalla dichiarazione, se il saldo finale è uguale a zero, il contribuente deve utilizzare, direttamente o tramite un intermediario abilitato, soltanto i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Invece, i modelli F24 contenenti compensazioni con saldo finale superiore a zero e quelli con saldo oltre i 1.000 euro possono viaggiare anche tramite i servizi di internet banking degli intermediari della riscossione.

 Destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille

Dal 2015, i contribuenti avranno a disposizione un’unica scheda (modello 730-1) per esprimere le scelte relative all’8, al 5 e al 2 per mille dell’Irpef. Con essa, sarà possibile destinare:

Le scelte non sono alternative tra loro e possono, pertanto, essere tutte espresse, senza determinare maggiori imposte dovute.

La scheda va presentata integralmente anche nel caso in cui sia stata operata una soltanto delle scelte consentite.

 Altro


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