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Nelle linee guida sui controlli interni la Sezione Autonomie ha inserito tre nuove appendici
La Sezione delle Autonomie con la deliberazione n.16/2022, ha inserito alcune novità tra le linee guida sui controlli interni dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, Città Metropolitane e Province.

Le novità sulle linee guida sui controlli interni, dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, Città Metropolitane e Province, la Sezione delle Autonomie con la deliberazione n.16/2022, ha inserito alcune novità. Da un lato sono state inserite tre appendici (COVID, lavoro agile, PNRR e PIAO), dall’altro lato vi sono specifiche indicazioni alle Sezione regionali di attivare più serrati, diretti a ridurre il rischio di possibili ricadute sugli equilibri di bilancio e sulla sana gestione finanziaria dell’Ente, nei confronti degli enti locali che dovessero presentare gli estremi di un ridotto grado di affidabilità nel funzionamento del sistema di controlli interni da essi adottato. Infine, la Sezione delle Autonomie ricorda come  a seguito dei controlli, potranno essere attivati giudizi per l’irrogazione di sanzioni agli amministratori in caso di assenza o l’inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie di controllo interno adottati dagli Enti. L’invio dei questionari dovrà avvenire entro la data del 31/01/2023.

Appendice COVID

Una specifica sezione è dedicata alle domande dirette ad evidenziare gli specifici controlli che si sono resi necessari per fronteggiare le sfide dell’emergenza e che hanno avuto un rilievo anche nella fase calante dell’epidemia. In particolare gli enti dovranno rispondere alle seguenti domande: 1) È stato verificato il collegamento tra le risorse finanziarie disponibili e gli obiettivi assegnati a seguito delle esigenze di straordinarietà derivanti dalla situazione emergenziale?; 2) È stato effettuato il monitoraggio del conseguimento degli obiettivi assegnati in seguito all’adozione del lavoro agile?; 3) È stato effettuato il monitoraggio dei tempi di realizzazione degli obiettivi assegnati in seguito all’adozione del lavoro agile?; 4) È stato effettuato il monitoraggio dei finanziamenti legati all’emergenza ai fini della loro corretta contabilizzazione ed effettivo utilizzo?; 5) L’emergenza ha influito sul monitoraggio dei contratti di fornitura in essere?; 6) Sono state volontariamente ridotte le entrate proprie derivanti da: a) IMU/TASI; b) TARI; c) Addizionale all’IRPEF; d) Entrate da servizi a domanda individuale; e) altro; 7) Relativamente agli organismi partecipati, per far fronte alla situazione pandemica, sono stati effettuati interventi adeguativi sui contratti di servizio?

Appendice Lavoro Agile

L’appendice contiene domande dirette a valutare l’implementazione dei controlli interni sulle modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative tramite l’utilizzo del c.d. “smart working ”. Le domande inserite sono le seguenti: 1) Indicare nella tabella sottostante la percentuale di dipendenti sul totale che ha prestato attività lavorativa in modalità agile: a) Personale dirigenziale; b) Personale non dirigenziale con contratto di lavoro a tempo indeterminato; 2) Indicare per ciascun settore la percentuale media del personale che ha effettuato prestazione lavorativa in modalità agile; 3) Indicare il grado di difficoltà rilevato nell’esercizio delle prestazioni lavorative del personale dipendente in modalità agile, anche servendosi delle tipologie di seguito indicate: a) Difficoltà di tipo tecnologico (assenza di servizi di cloud computing, scarsa diffusione o

mancanza di dispositivi informatici portatili a disposizione del personale, scarsa qualità della connessione internet a disposizione dei dipendenti); Difficoltà di tipo gestionale/organizzativo o inerenti alle risorse umane (ad esempio, basse competenze digitali del personale dipendente); Difficoltà a rendere la prestazione lavorativa in modalità agile dovute alla natura stessa del servizio da erogare; Difficoltà di tipo logistico; 4) Gli organi di controllo interno hanno monitorato l’impatto del lavoro agile sulla continuità e qualità dei servizi pubblici prodotti dall’Ente?; 5) I sistemi informativi hanno consentito il proficuo svolgimento del lavoro agile, permettendo, altresì, l’idoneo tracciamento delle attività svolte?; 6) Il sistema di misurazione e valutazione della performance ha monitorato i risultati del lavoro agile attraverso specifici indicatori?; 7) Gli indicatori individuati hanno misurato: a) lo stato di implementazione; b) la performance individuale; c) la performance organizzativa; 8) Nelle more della regolamentazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro, a seguito del ripristino del lavoro in presenza come modalità ordinaria a partire dal 15 ottobre 2021, l’Ente ha stipulato, su base volontaria, contratti individuali di lavoro a distanza?

Appendice PNRR e PIAO

L’appendice vuole cogliere sia le modalità di controllo che l’Ente ha attivato per monitorare il corretto utilizzo degli investimenti dipendenti dal PNRR, sia la fase di avvio e/o attuazione del PIAO.

Per il PNRR l’appendice si rivolge agli enti quali soggetti attuatori di interventi, chiedendo le misure governance adottate dall’ente ai fini del coordinamento dei diversi soggetti istituzionali coinvolti nell’attuazione di milestone e target del PNRR. Particolare attenzione è riservata al controllo da parte dell’Organo di revisione contabile.

In merito al PIAO l’appendice chiede se l’ente ha un organico superiore alle 50 unità e se abbia dato avvio alla formulazione di prime ipotesi di pianificazione propedeutica alla stesura del Piano integrato di attività e organizzazione. Gli enti, infine, dovranno indicare se sono state individuate le procedure amministrative da semplificare e reingegnerizzare in attuazione del PIAO.

 

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