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I principi per il mantenimento dei residui in bilancio e la vigilanza del responsabile finanziario

A seguito del controllo dei conti di un ente locale e, in ragione della scarsa movimentazione dei residui attivi e passivi, la Corte dei conti ha rammentato i principi contabili nel mantenimento dei residui, nonché la puntuale sorveglianza richiesta dal legislatore al responsabile finanziario.

A seguito del controllo dei conti di un ente locale e, in ragione della scarsa movimentazione dei residui attivi e passivi, la Corte dei conti della Basilicata (deliberazione n.75/2021) ha rammentato i principi contabili nel mantenimento dei residui, nonché la puntuale sorveglianza richiesta dal legislatore al responsabile finanziario.

Mantenimento dei residui

In considerazione di residui iscritti in bilancio, l’organo di revisione ha precisato che erano state effettuate le dovute verifiche circa la fondatezza giuridica dei crediti accertati in linea con il punto 9.1 del principio contabile applicato n. 4/2 allegato al d.lgs. n. 118/2011 e, in relazione ai residui attivi le dovute verifiche circa la fondatezza giuridica dei crediti accertati in linea con il punto 9.1 del principio contabile applicato n. 4/2 allegato al d.lgs. n. 118/2011.

I principi contabili

Alla risposta del revisore la Corte ha ritenuto opportuno richiamare l’Ente ad una gestione dei residui che eviti l’eccessivo immobilizzo nei rendiconti di risorse impegnate e non pagate, al fine di evitare complicazioni nella programmazione ovvero effetti negativi in termini di rispetto della disciplina in materia di tempestività dei pagamenti.

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Con il PNRR un nuovo futuro per il partenariato pubblico privato

D.L. n. 77/2021 – Prossima Legge di bilancio – Nuovo contratto standard per il PPP
Corso on-line in diretta a cura di Marco Nicolai e Walter Tortorella
Mercoledì 27 ottobre 2021 ore 9.00 – 13.00

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza indica espressamente il project financing come il “catalizzatore” adatto per la ripresa del nostro Paese e il PPP quale strumento capace di contribuire al decollo della infrastrutturazione.
Destinando, infatti, alcune delle risorse contenute nel PNRR ad operazioni di PPP, ogni progetto finanziato dal PNRR potrebbe, grazie agli investimenti privati, avere un effetto moltiplicatore per la ripresa, anche se è necessario considerare la presenza di un sistema regolatorio ancora caratterizzato da evidenti profili di incertezza e complessità. Ad oltre 20 anni dall’introduzione del Project financing in Italia, il Decreto Legge n. 77/2021, la prossima Legge di bilancio, il Next generation UE e l’ipotesi annunciata di un contratto standard per il PPP, offrono ulteriori occasioni all’alleanza pubblico privato per la realizzazione d’investimenti a favore della collettività e dei cittadini. Se nel tempo l’attrazione di risorse è stato alla base di questo modello, i nuovi provvedimenti ripropongono il vero senso dell’alleanza del PPP, ovvero l’attrazione di competenze. Il corso, pertanto, illustra le metodiche per promuovere un investimento in PPP. Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti ai docenti.

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