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In Stato-Città 1,65 miliardi per gli enti locali

di Gianni Trovati

In Stato-Città 1,65 miliardi per gli enti locali

CONTI PUBBLICI
Al via i fondi per i viadotti, l’anticipo dei ristori Covid e gli aiuti ai Comuni in deficit
ROMA

La chiusura del cantiere delle deleghe di Palazzo Chigi fa riavviare i lavori della Conferenza Stato-Città. Che si ripresenta oggi con un ampio pacchetto di fondi per gli enti locali: 1,65 miliardi in tutto.

Il provvedimento più ricco è il decreto del ministero delle Infrastrutture che salvo sorprese dell’ultimo minuto porterà al traguardo il piano da 1,15 miliardi da destinare a Province e Città metropolitane per la messa in sicurezza di ponti e viadotti.

Quello più ampio sul piano della platea di amministrazioni interessate è invece il decreto di Viminale e Mef che apre le danze del fondone Covid 2021 per tutti gli enti locali, appena moltiplicato a 1,5 miliardi dal Dl 41/2021. Sul tavolo oggi c’è l’acconto da 220 milioni (200 ai Comuni, il resto a Province e Città) previsto dall’ultima legge di bilancio: nei criteri per la distribuzione la novità più rilevante riguarda i Comuni, perché entra in gioco la perdita dell’addizionale Irpef dovuta al crollo dei redditi 2020. Questo parametro distribuirà ora 70 milioni, mentre gli altri 130 seguiranno i criteri sulla perdita di gettito applicati lo scorso anno, e naturalmente aggiornati con i nuovi dati. Arriva al via libera anche il modello ufficiale di certificazione che gli enti locali dovranno inviare entro il 31 maggio per dare il quadro definitivo dei colpi portati dalla pandemia ai loro conti.

Altri due decreti portano 132,5 milioni per compensare i Comuni delle sospensioni di Imu (50 milioni, ex Dl 137/2020) e Tosap/Cosap (82,5 milioni, ex legge 160/2019). E 150 milioni (100 su quest’anno, gli altri sul 2022)andranno a rifinanziare il fondo per gli enti in deficit strutturale.

Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.


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