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Gli enti possono fare debiti

di Matteo barbero

Una circolare della Ragioneria dello stato conferma la sostenibilità contabile locale
Via libera a condizione che fi nanzino gli investimenti
Via libera condizionato alla contrazione di nuovo debito da parte degli enti territoriali. La Ragioneria generale dello Stato ha diffuso la circolare del 9 marzo 2020, n. 5 recante «Chiarimenti sulle regole di finanza pubblica per gli enti territoriali, di cui agli articoli 9 e 10 della legge 24 dicembre 2012, n. 24», confermando che al momento è assicurata la sostenibilità finanziaria a livello sia nazionale che regionale. Il documento si inserisce nella complessa vicenda che ha portato al quasi totale smantellamento dei vincoli di finanza pubblica (patto di stabilità interno prima e pareggio di bilancio poi) da parte della Corte costituzionale. Quest’ultima, con la sentenza n. 247/2017 (seguita poi dalla n. 101/2018), ha censurato le limitazioni previste dalla legge n.243/2012 per l’utilizzo dell’avanzo e del fondo pluriennale vincolato, lasciando però il dubbio rispetto all’indebitamento. Sul tema si è esercitata anche la Corte dei conti, che con la deliberazione della Sezione Autonomie n. 19/2019 ha chiarito che gli enti sono tenuti a rispettare gli equilibri di cui all’art. 9 della citata l 243 (saldo tra il complesso delle entrate e delle spese finali) solo a livello di comparto, mentre ogni singola amministrazione deve garantire il conseguimento degli obiettivi di cui al dlgs 118/2011 (saldo tra il complesso delle entrate e il complesso delle spese, ivi inclusi avanzi di amministrazione, debito e fondo pluriennale vincolato). In questo contesto, la verifica a livello di comparto è svolta, sia ex ante che ex post, dalla Rgs che in caso di scostamenti provvede a segnalare alla regione interessata, in via preventiva, il pericolo al fine di favorire così il riallineamento delle previsioni di bilancio dei singoli enti. Tale eventualità al momento non si è ancora verificata: come ricorda la circolare, nel mese di settembre 2018 via XX settembre ha effettuato la verifica dei dati di previsione relativi al triennio 2018-2020, riscontrando, in ciascun esercizio di riferimento, il rispetto dei target. Nel mese di giugno 2019, una volta acquisiti i dati di previsione relativi al triennio 2019- 2021, è stata aggiornata l’analisi dei dati riferiti all’esercizio 2019 ed al biennio successivo, sempre con esito positivo. Analogo monitoraggio preventivo sarà effettuato per gli anni successivi, a decorrere dai prossimi bilanci di previsione 20212023 e contestualmente verranno riscontrati i dati di consuntivo. Al momento, tuttavia, l’analisi a livello di comparto ha evidenziato un eccesso di entrate finali (senza utilizzo avanzi, senza fondo pluriennale vincolato e senza debito) rispetto alle spese finali. Nulla osta, quindi, alla contrazione di nuovi debiti, che comunque, in base all’art. 119, comma 6 Cost., possono essere utilizzati solo per finanziare spese di investimento. Restano comunque ferme, per ciascun ente, le disposizioni specifiche che pongono limiti qualitativi o quantitativi all’accensione di mutui o al ricorso ad altre forme di indebitamento.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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