MAGGIOLI EDITORE - Bilancio e contabilità


Dal Recovery Fund aiuti a comuni e province per gli investimenti

di Francesco Cerisano

Sostenibilità (attraverso un Green act che si concretizza in 100 milioni di alberi da piantare in cinque anni e 5 miliardi di euro da investire in mobilità, effi cienza energetica e sgravi fi scali per i territori che vivono di turismo), banda larga, contrasto alla povertà nei comuni. Investimenti per 4 miliardi di euro nelle province. Sono queste le richieste dei sindaci e degli enti di area vasta formalizzate alla prima riunione del Ciae (Comitato interministeriale affari europei) ossia la cabina di regia che dovrà indirizzare le risorse del Recovery fund. «I comuni possono essere alleati fondamentali del governo nella gigantesca opera di rilancio che le risorse straordinarie del Recovery fund consentono. Un’opera gigantesca per la quale possiamo e vogliamo fare la nostra parte», ha osservato il presidente dell’Anci Antonio Decaro. «Lo dimostra il volume di investimenti pubblici che sono partiti dai comuni e dalle città metropolitane: il 24,4 per cento nel 2019, un quarto del totale». Decaro ha auspicato che il governo acceleri l’iter burocratico per l’erogazione dei fi nanziamenti. «A volte tra il via libera e l’arrivo delle risorse nelle nostre casse trascorrono mesi, anche un anno: tempo perso in una serie di passaggi tra decreti ministeriali e programmazione delle regioni», ha osservato il sindaco di Bari. «Bisogna assolutamente evitare che succeda anche questa volta. In questi mesi abbiamo dimostrato che si può fare. Con le risorse per l’emergenza alimentare o quelle per i centri estivi, stanziati, destinati e immediatamente arrivati all’obiettivo. Spendere presto e bene non è impossibile». Le province e le Città metropolitane dal canto loro chiedono almeno 4 miliardi per un piano degli investimenti 2020-2022 sulla modernizzazione e messa in sicurezza delle 7.400 scuole superiori e dei 130 mila chilometri di strade. Le proposte sono state presentate in cabina di regia dal rappresentante dell’Upi, Luca Menesini, presidente della provincia di Lucca. «Per quanto riguarda le scuole superiori, le province sono pronte ad intervenire con più di 1.700 progetti già disponibili, opere cantierabili per il 2021 e 2022, per un fabbisogno di 2 miliardi e 100 milioni. Per quanto riguarda le strade, le province hanno pronti 1.503 progetti per un fabbisogno totale di 1 miliardo e 910 milioni per opere cantierabili nel 2021 e 2022. Un primo pacchetto di investimenti in opere immediatamente cantierabili e realizzabili entro il 2022, così come richiesto dal Recovery Fund, con l’apertura di oltre 3.000 cantieri», ha spiegato Menesini. Passando dagli investimenti alle riforme istituzionali, l’Upi ha ribadito come resti urgente la revisione legge Delrio «per tornare a garantire la piena funzionalità a tutte le istituzioni della Repubblica. Da qualche settimana è ripreso al ministero dell’interno il lavoro di revisione della riforma degli enti locali e della legge 56/2014. Ci aspettiamo che l’intero governo sostenga questa operazione di chiarezza e di rafforzamento delle istituzioni che saranno chiamate a dare un contributo essenziale alla ripresa, e che sia possibile già in autunno potere raggiungere i primi risultati».
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

https://www.bilancioecontabilita.it