MAGGIOLI EDITORE - Bilancio e contabilità


Più respiro ai conti dei comuni

di Francesco Cerisano

Gli emendamenti al Cura Italia. Margini su Fcde e avanzi. Liberate risorse per le regioni
Preventivi al 31 luglio, rendiconti 2019 al 30 giugno
Slittano ancora i conti locali e ai comuni arriva un po’ più di respiro sul Fondo crediti di dubbia esigibilità e sull’utilizzo dell’avanzo libero. Per le regioni, impegnate in prima linea nel fronteggiare l’emergenza sanitaria, arriva invece un grande aiuto sui bilanci grazie all’autorizzazione a svincolare quote di avanzo di amministrazione vincolato. Le somme liberate saranno utilizzate per alleviare «gli effetti diretti e indiretti del Coronavirus» sul sistema economico regionale. In attesa del decreto «Aprile» da cui comuni e province si attendono almeno 5 miliardi di risorse per fronteggiare l’emergenza (si veda pezzo sopra), arrivano dal Senato alcuni ritocchi al decreto legge Cura Italia che vanno nella direzione chiesta dai sindaci. Gli emendamenti approvati dalla commissione bilancio fanno slittare al 30 giugno i rendiconti 2019 già prorogati dal Cura Italia al 31 maggio, mentre l’appuntamento con i bilanci di previsione si allunga ancora e si sposta dal 31 maggio al 31 luglio 2020. Sul Fcde arriva per i comuni (a decorrere dal rendiconto 2020 e dal bilancio di previsione 2021) la chance di effettuare gli accantonamenti calcolando la percentuale di riscossione del quinquennio precedente con i dati del 2019 in luogo di quelli del 2020. L’allungamento dei tempi per i rendiconti 2019 non avrà impatti negativi sull’utilizzo dell’avanzo libero che sarà autorizzato, anche in corso di esercizio provvisorio, per una percentuale non superiore all’80% nel caso in cui il consuntivo non sia stato ancora formalmente approvato ma siano arrivati almeno l’ok della giunta e la relazione dell’organo di revisione sullo schema di bilancio. Concorsi smart nella p.a. Le selezioni nel pubblico impiego sono per il momento sospese a causa dell’emergenza Coronavirus, ma la preparazione dei bandi non si ferma e tantomeno l’esigenza di realizzare il ricambio generazione nella p.a. Di qui l’emendamento al decreto legge Cura Italia che in via sperimentale e con effetto fi no al 31 dicembre 2020 punta a semplifi care e accelerare le procedure di accesso dando alle amministrazioni la facoltà di introdurre requisiti specifi ci (in termini di competenze e attitudini) per scremare le presenze ai test di accesso, rendendoli più rapidi. Lo stesso varrà anche per l’accertamento dei requisiti manageriali per le qualifi che dirigenziali. L’emendamento al Cura Italia prevede che i concorsi siano svolti preferibilmente attraverso strumenti informatici e con l’eventuale supporto di società e professionalità specializzate nel reclutamento. «La misura vale in via sperimentale fino al 31 dicembre di quest’anno, ma potrebbe rappresentare un buon viatico per ciò che faremo dopo», ha osservato la ministra della p.a. Fabiana Dadone . Sempre in materia di concorsi p.a. si segnala un altro emendamento approvato che consente di svolgere con modalità a distanza, entro il 30 maggio 2020, l’esame conclusivo del VII corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale. La deroga è fi nalizzata a consentire l’immediata assunzione di dirigenti nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici. Contrattti Ict Come anticipato su ItaliaOggi del 31 marzo, i contratti sottoscritti dalle pubbliche amministrazioni per l’acquisto di servizi informatici, resi indispensabili in emergenza Coronavirus, dureranno al massimo 36 mesi e gli enti pubblici avranno un anno di tempo per liberarsi, esercitando il diritto di recesso unilaterale. Lo prevede un emendamento al decreto Cura Italia approvato in commissione bilancio. La facoltà di recesso unilaterale sarà attribuita alla p.a. senza alcun corrispettivo o onere a suo carico. Assunzioni di medici Via libera alle assunzioni di medici, infermieri e operatori socio sanitari anche extracomunitari in deroga al Testo unico del pubblico impiego, per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus. Basterà un permesso di soggiorno per motivi di lavoro per poter entrare, limitatamente alla durata dell’emergenza, nei ruoli della p.a. Un emendamento al decreto cura Italia approvato in nottata dalla commissione bilancio del Senato estende anche ai cittadini extracomunitari la deroga alle norme in materia di riconoscimento delle qualifi che professionali sanitarie contenuta nell’art.13 del decreto Cura Italia che consente l’esercito temporaneo di qualifi che professionali sanitarie ai professionisti che intendono esercitare sul territorio nazionale una professione sanitaria conseguita all’estero secondo le direttive europee. Case rifugio Finanziate con 3 milioni le case rifugio dove potranno trovare accoglienza e protezione le vittime di violenza domestica durante l’emergenza Coronavirus.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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