MAGGIOLI EDITORE - Bilancio e contabilità


Bilanci, meno oneri ai mini-enti

di Matteo Barbero

Con una Faq la commissione Arconet del Mef chiarisce le novità per i piccoli comuni

Niente dati alla Bdap per chi sceglie la contabilità soft
La contabilità economicopatrimoniale semplifi cata per i mini enti alleggerisce anche gli obblighi di alimentazione della Banca dati delle amministrazioni pubbliche. La conferma arriva dalla Commissione Arconet, che con la Faq n. 36 appena pubblicata ha chiarito quali sono i documenti che le amministrazioni fi no a 5 mila abitanti che optano per la versione soft della contabilità econonicopatrimoniale non devono trasmettere alla Bdap. Si tratta del conto economico, dell’allegato h) concernente i costi per missione e dei moduli economici e patrimoniali del piano dei conti integrato. Deve essere ovviamente trasmesso, invece, lo stato patrimoniale semplifi cato redatto secondo lo schema di cui al dm 11 novembre 2019. La vicenda si inquadra nella complessa riforma che da circa un decennio si propone di uniformare il linguaggio contabile di tutti i livelli di governo, in modo da rendere i rispettivi bilanci facilmente confrontabili ed aggregabili e fare in modo che i conti siano più trasparenti, disinnescando la prassi (diffusa) di nascondere le magagne fi nanziarie sotto il tappeto. Fra le novità, anche l’affi ancamento al sistema di contabilità fi nanziaria di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale. Il debutto di quest’ultima è avvenuto, per la generalità degli enti sopra i 5 mila abitanti, nel 2016, mentre quelli più piccoli potevano procrastinarlo di un anno. Ma nel 2017 è arrivato il primo rinvio in zona Cesarini, grazie ad un’interpretazione fantasiosa contenuta in una Faq. Stesso copione anche per l’anno successivo, fi no all’art. 15-quater, comma 1, del dl 34/2019 il quale, da un lato, ha consentito di rinviare la tenuta dei conti di stampo privatistico fi no al 2020 (quindi di fatto al 30 aprile 2021), dall’altro ha previsto un percorso di avvicinamento graduale che prevede l’obbligo di allegare al rendiconto 2019 una situazione patrimoniale redatta con modalità semplifi cate che la competente commissione ministeriale Arconet ha già elaborato. Con il recente decreto fiscale, infine (dl 124/2019), questo sistema alleggerito è diventato quello a regime, per cui ora la Faq 36 completa il quadro. Con la Faq 37, invece, Arconet ha chiarito che l’anticipazione del 20% prevista dall’articolo 35, comma 18, del dl 50/2016 deve essere contabilizzata in conto lavori o nel capitolo di spesa corrente e non come concessione crediti.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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