MAGGIOLI EDITORE - Bilancio e contabilità


Quali strumenti normativi e finanziari per i Piccoli Comuni?

"I Piccoli Comuni rappresentano una risorsa vitale per le aree montane, ma hanno bisogno di strumenti normativi e finanziari ad hoc, che si adattino a una gestione del territorio non sempre semplice e ne risolvano le specificità."

Con comunicazione del 25 febbraio 2019 l’ANCI Lombardia rende noto che:

I Piccoli Comuni rappresentano una risorsa vitale per le aree montane, ma hanno bisogno di strumenti normativi e finanziari ad hoc, che si adattino a una gestione del territorio non sempre semplice e ne risolvano le specificità. Tanto che si ipotizza di allungare il mandato dei sindaci delle realtà con meno di 15mila abitanti, per dare continuità alle politiche attivate dalle amministrazioni locali. Se ne è discusso, ampiamente, in un incontro organizzato da ANCI Lombardia in collaborazione con le Comunità Montane della Valle Brembana, della Valle Seriana e della Valle Imagna a Zogno (Bg).

I temi più caldi in discussione: sblocco degli avanzi e fabbisogno di personale

Il Dipartimento Piccoli Comuni e montagna di ANCI Lombardia ha messo sul tavolo le maggiori e più urgenti criticità: lo sblocco degli avanzi e suoi effetti, la gestione del Fondo Pluriennale Vincolato e le modalità di accesso gli investimenti. E poi ci sono le nuove norme per i fabbisogni di personale nei Comuni e le regole di assunzione, gli impatti del PTR e l’approvazione del RET in materia urbanistica ed edilizia. “I piccoli comuni devono essere sempre più intesi come un volano per la crescita del territorio. Di fatto, sono presidi sociali e istituzionali per la gestione sostenibile di aree a rischio di indebolimento e spopolamento”, spiegano i rappresentanti di ANCI Lombardia.

Mandati più lunghi per i sindaci?

E proprio per dare più continuità alle politiche attivate nei Piccoli Comuni, arriva la proposta di Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche: “Prevedere un ulteriore mandato ai sindaci dei piccoli comuni”.

Il sindaco di Senigallia ha spiegato: “Essere sindaco oggi, soprattutto nei piccoli comuni nei quali il personale è poco e le giunte composte di pochi assessori, presuppone la conoscenza di molte norme e di dinamiche gestionali che costituiscono un patrimonio per la comunità che non puo’ essere disperso. Riteniamo quindi condivisibile la proposta di ampliare il numero dei mandati per i sindaci con meno di 15.000 abitanti per dare alle piccole comunità un riferimento chiaro anche sotto l’aspetto istituzionale”. Non si tratta, chiaramente, di abdicare all’alternanza politica ma riteniamo che privare per decreto una comunità della possibilità di rieleggere un amministratore capace sia un errore indipendentemente dal colore della giunta in carica”.

Mangialardi ha contestualizzato la proposta, in particolare, in riferimento ai comuni del cratere sismico “nei quali il lavoro avviato per gestire l’emergenza e avviare la ricostruzione sta richiedendo un percorso di coordinamento e di conoscenza di procedure complesse e spesso farraginose.”


https://www.bilancioecontabilita.it