MAGGIOLI EDITORE - Bilancio e contabilità


Relazione sui bilanci entro fine marzo
Referti. La scadenza

Entro il 31 marzo i sindaci dei Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti e i presidenti delle Province dovranno inviare alle sezioni regionali della Corte dei Conti la seconda relazione semestrale prevista dall’articolo 148 del Tuel.

Nato per verificare la legittimità e la regolarità delle gestioni, e il funzionamento dei controlli interni per il rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio di bilancio di ciascun ente locale, il referto ha una sostanziale natura di attività di reporting per dimostrare la capacità dell’ente locale di assicurare l’economicità della gestione e consentire la riduzione dei costi di erogazione dei servizi, senza ridurne la qualità e la quantità.

I riferimenti per la compilazione del Referto sono contenuti nella delibera 4/2013 della sezione Autonomie della Corte dei Conti. Nonostante le modifiche legislative successive, soprattutto per la legge di stabilità 2014, la Corte non ha approvato nuove Linee Guida; le modifiche rendono il referto superato in alcuni punti, ad esempio per l’abolizione di molti vincoli introdotti dai decreti 78/2010 e 95/2012 relativamente all’obbligo di dismissione delle partecipate. Nemmeno le nuove norme sulla trasparenza trovano spazio all’interno del referto semestrale.

Nulla viene precisato in termini di contenuto effettivo del secondo referto, salvo indicare elementi che possono essere non ripetuti rispetto al primo, mentre i valori finanziari o alcuni elementi potrebbero essere più significativi se riferiti all’interno esercizio 2013 anziché al solo secondo semestre.

Lo schema di relazione si articola in due sezioni distinte. La prima sezione mira a individuare eventuali lacune gestionali che possono, almeno potenzialmente, alterare i profili di una sana e corretta gestione finanziaria; dovranno essere evidenziati elementi di programmazione, gestione (entrate e spese) e trasparenza. Le informazioni generali (caratteristiche della popolazione, del territorio e dell’economia insediata, risorse umane, strumentali) non saranno più da riportare in questo referto.

La seconda sezione del Rapporto entra invece nel merito dell’adeguatezza ed efficacia del sistema dei nuovi controlli interni, per verificare la loro effettività, a partire dall’aspetto organizzativo, la loro regolamentazione, e la metodologia e strumenti utilizzati per la loro applicazione. In considerazione della natura indicativa dello schema approvato dalla Corte dei Conti, meglio far prevalere la sostanza e la significatività dei dati, abbondando – non tanto in allegati ridondanti – ma in locuzioni significative per la dimostrazione di cosa l’ente è stato in grado di fare – su base semestrale e/o annuale – ovvero di come si sta organizzando per migliorare i vari aspetti per il futuro.


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