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La consulenza è il business del Comune
SOCIETÀ PARTECIPATE

Non solo acqua, luce, gas e trasporti pubblici. Tra le oltre 5mila società partecipate dai Comuni il vero business è la «consulenza». Il gruppo più numeroso tra le 5.288 azienze censite da CervedPa nelle quali uno o più Comuni detengono una quota (anche minoritaria) fino al terzo livello è quello che ha come mission proprio la consulenza. Sono infatti 931 (il 17,7% del totale) le realtà che dichiarano di operare in questo campo, contro le 638 attive nell’energia e nel gas. Ma, a ben guardare, nel variegato mondo della consulenza non sono molte quelle che svolgono un ruolo davvero strategico per l’ente locale. Circa 300 infatti dichiarano di operare nel campo della piuttosto vaga «consulenza amministrativo-gestionale», oltre 250 sono quelle che forniscono supporto «nel settore delle comunicazioni, delle pubbliche relazioni, della realizzazione di eventi e fiere. Promozione, quindi, marketing territoriale e cura dell’immagine sembrano essere gli investimenti più importanti per i Comuni. Di fatto, le scelte ricadono su società dalle spalle molte piccole: la fotografia scattata da CervedPa, il portale che offre informazioni complete su enti, partecipate, fornitori ed esponenti della pubblica amministrazione segnala una media di 12 dipendenti per azienda.

Nel cuore (e nel portafoglio) dei sindaci non c’è solo l’investimento in «immagine»: «L’analisi di questa galassia indica che i Comuni italiani dispongono ancora di un patrimonio molto rilevante, con quote di controllo o di minoranza in società attive nei comparti più disparati dell’economia» sottolinea Gianandrea De Bernardis, ad di Cerved. Ma quello che colpisce, appunto, è l’interpretazione piuttosto estesa del servizio pubblico. «Contiamo 400 codici Ateco – aggiunge De Bernardis – da società che fabbricano toner e cartucce a quelle di autolavaggio fino ad aziende agricole».

Certo, tra le partecipate comunali la parte del leone la continuano a recitare le utilities di fornitura di energia e gas, in cui i Comuni detengono 638 partecipazioni che valgono un quarto del fatturato totale e impiegano oltre 17mila dipendenti. Al primo posto, invece, come labour intensive è il settore del trasporto pubblico locale: 320 aziende e un esercito di 82mila addetti complessivi (il 32% del totale).

Spulciando nel dossier CervedPa, si scoprono anche partecipazioni in 244 società immobiliari, 330 aziende di costruzioni e 449 esercizi di commercio al dettaglio. Il pensiero corre subito alle classiche farmacie comunali, zavorra di tanti bilanci locali. Sì, certo: 291 sono gli esercizi dispensatori di salute con lo zampino del Comune. Ma come spiegare ai cittadini-contribuenti anche quei 136 tra supermercati e ipermercati censiti dal Cerved?


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