Riforma lavoro: Audizione della Conferenza delle Regioni

Con comunicato del 29/10/2014 la Conferenza delle Regioni e della Province autonome rende noto che:

La delegazione delle Regioni era composta dal coordinatore della materia, Gianfranco Simoncini (assessore della regione Toscana), da Valentina Aprea (assessore regione Lombardia), coordinatore vicario della Commissione  Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca per la Conferenza delle Regioni e Severino Nappi, assessore al Lavoro della regione Campania.

“Le Regioni concordano sul superamento della deroga. – ha dichiarato Gianfranco Simoncini – Richiesta più  volte espressa insieme all’esigenza di una riforma dell’attuale sistema in chiave universalistica.

I rilievi delle Regioni vertono in particolare sui servizi per il lavoro e le politiche attive, con particolare riferimento all’Agenzia nazionale.

Rispetto all’iniziale centralizzazione dell’Agenzia nazionale, il testo ora all’esame della Camera è da registrare come un passo in avanti. Sono state infatti superate alcune criticità sulla riorganizzazione degli uffici territoriali. La nuova formulazione limita, correttamente, l’attività di razionalizzazione agli enti strumentali ed agli uffici dell’amministrazione centrale (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) e non va, pertanto, ad incidere sull’organizzazione e sul personale regionale e provinciale.

Si prende atto anche della possibilità di attribuzione all’Agenzia nazionale di alcune competenze gestionali in materia di servizi per il lavoro, secondo l’interpretazione di un ruolo delle Regioni come primari soggetti decisori e gestori delle politiche e degli interventi sul territorio. Giudizio positivo in merito all’informatizzazione e alla valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati per rafforzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con il riconoscimento delle buone prassi sul territorio”.

La Conferenza delle Regioni esprime inoltre preoccupazione sulla riorganizzazione dei servizi per l’impiego senza nessun onere a carico del bilancio dello Stato, tenendo anche presente gli attuali tagli previsti dalla manovra economica.

“Le Regioni – spiega Simoncini – intendono quindi rilanciare una proposta di riordino dei servizi per il lavoro basata su una governance unitaria, articolata su una rete composta da un’Agenzia nazionale, con compiti di garanzia, verifica e controllo dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e degli standard dei servizi, comprensivi di personale e risorse finanziarie necessarie. Al centro del sistema sarebbero le Agenzie regionali responsabili della gestione dei servizi, che implementano e organizzano gli interventi sul territorio, in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privato”.

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