Regole, criticità e soluzioni nella redazione del prospetto debiti/crediti verso le società partecipate

COME FARE: modelli operativi

di Mauro Bellesia

Fra gli allegati obbligatori del rendiconto vi è anche il prospetto debiti/crediti tra Ente e società/organismi partecipati, debitamente asseverato dai rispettivi organi interni di controllo.
Lo scopo principale è quello di far emergere eventuali rilevazioni contabili non coerenti tra loro, ma, come si vedrà in seguito, ciò sembra più facile a dirsi che a farsi, poichè i sistemi contabili/amministrativi utilizzati sono spesso assai diversi e quindi non mancano le problematiche.
Anche la Corte dei conti pone una particolare attenzione a tale adempimento e riserva alcune domande specifiche nel questionario dell’organo di revisione al reendiconto dell’anno 2016 (e presumibilmente anche 2017) ai sensi dell’art. 1, commi 166 e seg. L. 266/2005.
Andiamo comunque con ordine e analizziamo quadro normativo e criticità.

1. La norma istitutiva dell’obbligo del prospetto debiti/crediti

L’art. 6, comma 4, del DL 6/7/12, n. 95, conv. nella L.7/8/12, n. 135 – spending review, introdusse nell’ordinamento degli enti locali l’obbligo di allegare al rendiconto annuale un prospetto contenente i debiti ed i crediti reciproci tra Ente e proprie società partecipate.

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