Referto semestrale, dubbi sulla compilazione

Fonte: Italia oggi

Il primo appuntamento è fissato entro il 30 settembre 2013 per la Relazione relativa al primo semestre 2013 con cui dimostrare la regolarità della gestione amministrativa nonché l’adeguatezza ed efficacia dei controlli interni, da parte del sindaco dei comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti e dai presidenti delle province. Le linee guida della Corte dei conti sezione autonomie unitamente allo schema di relazione per il referto semestrale hanno visto la luce l’11 febbraio 2013 (si veda ItaliaOggi del 28/2/2013) in ritardo rispetto alla previsione legislativa di cui all’art. 3 del dl 174/2012, ma giustificato dalla necessità di abbracciare tutti i nuovi controlli interni degli enti locali in una visione di insieme. Nel primo semestre sarà necessario che gli enti relazionino più sugli aspetti sistemici legati all’organizzazione interna, ai sistemi informativi, al sistema dei controlli interni, mentre nel secondo semestre la relazione potrà essere meno ampia, rinviando, ad esempio per gli aspetti finanziari, alla relazione sul Rendiconto della gestione. Il modello allegato alle linee guida della Corte è sostanzialmente un questionario ma sarà possibile integrarlo con elementi discorsivi. Sostanzialmente viene richiesta la compilazione dello stesso (probabilmente in versione on-line) con l’eventuale aggiunta di elementi a illustrazione di aspetti più complessi e articolati. Mentre la prima parte dello schema di referto è destinata a verificare gli elementi essenziali della Programmazione a cui la Corte dà una notevole importanza ai fini di una visione aziendale di «Programmazione-gestione-controllo» essenziale per la stessa significatività del nuovo sistema dei controlli interni, e che deve necessariamente abbracciare anche la gestione degli enti partecipati, la seconda parte mira a verificare puntualmente l’applicazione effettiva dei nuovi controlli, richiedendo informazioni circa il regolamento, la contabilità analitica, il controllo di gestione. Dalle domande ivi contenute è possibile evincere come il referto del controllo di gestione ex art. 198-bis Tuel sopravviva e sia ulteriore rispetto al nuovo questionario. Se la Corte verifica la non adeguatezza dei controlli interni ovvero la loro assenza, comminerà una sanzione da 5 a 20 volte la retribuzione mensile lorda agli amministratori inadempienti.

Ciro D’Aries

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