Osservatorio sulle partite Iva: on line i dati di dicembre 2014

Con comunicato del 11/02/2015 la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate rende noto che:

Il numero delle partite Iva aperte a dicembre è significativamente positivo, quasi raddoppiando le posizioni aperte a novembre e proseguendo l’andamento particolarmente dinamico che ha caratterizzato tutto il 2014: questi i dati del dipartimento Finanze pubblicati nelle sintesi on line.

Infatti, sono ben 76.336 le nuove posizioni Iva di dicembre, che seguono le 38.470 aperte a novembre. Confrontando i dati con lo stesso periodo del 2013, si registra un incremento del 203,43%, che segue l’aumento di quasi il 16% avuto a novembre, nell’ambito di un anno che non ha certo manifestato andamenti a due cifre nei mesi precedenti. Il 2014, nel suo complesso, ha messo a segno un +8,5%, trainato evidentemente dagli ultimi due mesi dell’anno.

 Si può ragionevolmente ipotizzare che questa particolare accelerazione è riconducibile all’introduzione, da parte dell’ultima legge di stabilità, a partire dall’1 gennaio 2015, del regime forfetario per lavoratori autonomi e titolari di redditi d’impresa in sostituzione di quello dei “nuovi minimi” che, però, permanendo i necessari requisiti, potrà ancora essere fruito, fino alla scadenza naturale (compimento del quinquennio ovvero, se successivo, raggiungimento dei trentacinque anni di età), dai contribuenti che già l’adottavano nel 2014.

Basti pensare che, in tutto l’anno, le adesioni al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria e lavoratori in mobilità sono state 194.140, quasi il 34% del totale.

 Relativamente alla distribuzione per natura giuridica, si nota che nell’anno, nel 75% dei casi, si tratta di partite Iva intestate a persone fisiche, con particolare concentrazione in dicembre, quando sfiorano l’86% del totale, un risultato che impenna rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una differenza del +344%.

C’è anche da indicare che, rispetto al 2013, le partite Iva di società di persone subiscono un decremento del 10%, mentre aumentano le aperture da parte di persone fisiche (+10,1%) e delle società di capitali (+8,9%).

 Questo boom di aperture di partite Iva ha riguardato tutte le regioni, tuttavia alcune si sono dimostrate particolarmente dinamiche nell’anno: la Calabria, la Sardegna, l’Umbria, la Provincia autonoma di Trento e la Lombardia. Il focus su dicembre conferma un consistente incremento a Trento (+271,8%) e indica anche la Valle d’Aosta e la Basilicata con numeri in crescita altrettanto significativi.

 Il settore produttivo più coinvolto nel 2014 si è confermato il commercio, che si è aggiudicato il 22,5% del totale delle aperture di partita Iva; a seguire vengono le attività professionali (17,4%) e le costruzioni (8,5%).

Nel mese di dicembre, si segnala un maggior interesse da parte dei professionisti, che hanno fatto la parte del leone nelle aperture di partita Iva (35,2%), con un incremento del 1.264,1%; seguono le prestazioni sanitarie e di assistenza sociale (+864,5) e il settore dell’istruzione (+470,9%).

 Infine, esaminando la suddivisione per persone fisiche, peraltro le più coinvolte in quest’impennata di fine anno, nel 2014 si manifestano incrementi in tutte le fasce e segmentazioni.

Appare significativo, in particolare, che la quota di partite Iva aperte da giovani fino a 35 anni (nell’anno il 52%, nel mese di dicembre il 66,2% sul totale) aumenta, a dicembre, del 541% sul periodo corrispondente, dando un motivo in più per ritenere determinante l’influenza esercitata dalle novità sui regimi agevolati, introdotte dalla Stabilità 2015.

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