Finanza locale – ANCI – Ripensare idea di ulteriori tagli per 1,5 miliardi

Con comunicato del 09/10/2014 l’ANCI rende noto che:

“C’e’ forte e allarmata preoccupazione tra i Sindaci italiani per indiscrezioni di stampa che prevedono per il 2015 l’obbligo per i Comuni di ridurre la loro spesa per una cifra globale di un miliardo e mezzo. E’ una cifra esorbitante, che i Comuni Italiani non sarebbero in grado di sostenere. Va ricordato che dal 2007 ad oggi i Comuni italiani hanno ridotto la loro spesa di oltre 17 miliardi di euro, mettendo in campo una rigorosa spending review su contratti e appalti, su personale e macchina organizzativa, su spesa corrente. A questo punto un ulteriore taglio di 1 miliardo e mezzo inciderebbe direttamente sui servizi ai cittadini, con forte pregiudizio del tenore di vita di famiglie e persone. Per questo ci auguriamo che le illazioni di stampa siano infondate. E se invece in qualche sede si fosse effettivamente ipotizzato un taglio di quella dimensione, e’ indispensabile ripensarci’‘. Lo afferma il presidente dell’ANCI Piero Fassino.

‘‘Peraltro va ricordato – aggiunge Fassino – che la spesa dei Comuni in questi anni e’ diminuita, mentre e’ ancora aumentata la spesa dello Stato e delle sue Amministrazioni centrali. Cosi’ come e’ doveroso ricordare che sull’intero debito pubblico italiano la quota imputabile ai Comuni e’ il 2,5%, e sull’intera spesa pubblica e’ il 7,6%. Da tutto cio’ si deduce che non e’ ai Comuni che occorre chiedere oggi lo sforzo principale, ma alle tante amministrazioni centrali dello Stato che in questi anni hanno contribuito in misura proporzionalmente inferiore allo sforzo di risanamento di conti pubblici’‘.

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