ANCI su local tax

Con comunicato del 09/12/2014 l’ANCI rende noto che:

“Dal 2011 lo Stato centrale, per motivi non addebitabili ai Comuni, ha appioppato una vera e propria patrimoniale per salvare l’Italia, individuando nella tassa sulla casa l’elemento principale per uscire dalle difficoltà. Da allora per i sindaci è andata sempre peggio. Speriamo che nel 2015 lo Stato si ritiri lasciando nei territori responsabilità e le risorse del fisco locale”. Così il sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci alla Finanza locale, Guido Castelli, intervenuto in diretta alla trasmissione di Rai 3 “Fuori Tg”.

“Il 7,6 per mille di quanto gli italiani pagheranno di Tasi il 16 dicembre sugli immobili D, quelli delle strutture produttive, – ha ricordato Castelli – andrà allo Stato e non alle casse già in difficoltà dei Comuni. La regola, fino ad oggi, è decidere un risparmio scaricandone la responsabilità fiscale su di noi. Spero sia l’ultima volta”.

Sarà l’ultima volta se il governo deciderà di inserire la local tax, che negli auspici di Castelli “dovrà intervenire sulle antinomie riguardanti le detrazioni e soprattutto dovrà superare la contraddizione maggiore del pasticcio Tasi, per cui i Comuni che avevano aliquote più basse si sono trovati costretti ad alzarle ma solo per non tagliare i servizi ai cittadini”.

Con i tributi locali in esclusiva dal 2015 i Comuni ce la faranno da soli? “Difficile dirlo oggi – ha precisa il delegato Anci -. Ce la faranno se si darà stabilità alle regole della finanza locale perché l’incertezza a volte è più dannosa dei tagli. Ricordo – ha quindi concluso il sindaco di Ascoli – che ancora oggi non sappiamo quale sarà la sorte per l’Imu sui terreni agricoli montani. E’ una babilonia che si deve risolvere, insieme a quella sulle date dei bilanci che da anni, ormai, sono fissate a settembre-ottobre, a ridosso della fine dell’esercizio”

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