ANCI Risponde – Le spese elettorali

ANCI Risponde alla seguente domanda posta da un Comune.

DOMANDA:

Questo Ente causa elezioni amministrative è impossibilitato a provvedere alle opportune variazioni di bilancio, per consentire il pagamento delle spese relative al referendum del 05/04/2016 (maggiore entrata fondi comunicati dalla Prefettura) e quelle relative alle spese relative alle consultazioni amministrative (ballottaggio). Cosa è possibile fare?

RISPOSTA:

Il caso rappresentato nel quesito non è di agevole soluzione. Occorre infatti tenere presente che secondo quanto previsto dai nuovi principi contabili le spese legate al referendum del 17/4/2016 (referendum anti-trivelle) non potranno essere imputate in partita di giro. Non è pertanto applicabile quanto previsto dal comma 5 quater lettera e dell’ art. 175 del Tuel. L’ente potrà verificare la possibilità di prevedere una variazione, ai sensi della lettera del citato comma, agli stanziamenti di competenza dei macroaggregati, compensative all’interno dei programmi e dei capitoli o compensative all’interno dei macroaggregati. Al di fuori di tali possibilità si dovrà attendere l’insediamento della nuova amministrazione. E’ infatti poco verosimile invocare ai fini di una variazione di bilancio che il vecchio Consiglio o vecchia giunta deliberino sulla base della continuità per l’ordinaria amministrazione o per motivi di urgenza. Tale “urgenza” si fonda sulla esigenza di dare risposta immediata a situazioni assolutamente eccezionali e non prevedibili, e deve altresì specificamente fondarsi non già su generiche esigenze, bensì sull’esistenza concreta di “gravi pericoli” incombenti, di dimensioni tali da costituire una concreta ed effettiva minaccia per la incolumità dei cittadini, caratterizzando l’urgenza per la sua matrice temporale (durata) che non può attendere soluzioni diverse, pena l’aggravarsi della situazione esistente. Non pare ricorrano nella fattispecie del quesito tali presupposti. La situazione è ulteriormente più complessa per la copertura delle spese per il ballottaggio che gravano direttamente sul bilancio dell’ente e pertanto necessitano di risorse proprie a differenza di quelle per il referendum il cui finanziamento è garantito da fondi esogeni.

 

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