Anci Risponde – La soggettività attiva della Tari

DOMANDA:

Questo Comune è membro di una Unione Montana che sta associando l’Ufficio Tributi degli otto Comuni appartenenti. Considerato che detta Unione già è gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, può diventare, in virtù a tale associazione, soggetto attivo Tari. Ovvero, visto il comma 7 dell’art.32 del D.Lgs. 267/2000 TUEL che recita “7. Alle unioni competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse affidati”, sarà possibile per l’Unione emettere un unico ruolo Tari e incassare la tassa sottraendo l’intera gestione (anche delle entrate) ai Comuni?

RISPOSTA:

La norma in questione prevede ovviamente che le entrate destinate alla copertura dei servizi gestiti dalle unioni siano di loro competenza, tuttavia non prevede una modifica alla soggettivitá attiva del tributo. Pertanto i singoli Comuni, pur affidando la gestione del tributo all’Unione rimangono enti impositori e spetta pertanto agli stessi l’approvazione dei regolamenti e delle tariffe. Potrebbe essere possibile far confluire direttamente nella tesoreria dell’Unione le entrate della Tari, ma occorre verificare come devono essere regolati i flussi finanziari tra i singoli comuni e l’Unione.

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