Il decreto ministeriale del 20 maggio 2015, in merito al calcolo del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità nel rendiconto 2015, inseriva all’art.2 due importanti innovazioni e modificazioni all’allegato 4/2 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria
Fondo crediti di dubbia esigibilità
Dopo aver calcolato, a seguito del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi contestualmente al rendiconto 2014, il primo accantonamento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità con l’eventuale decisione da parte del Consiglio comunale di una sua ripartizione per un periodo non superiore ai trent’anni, con il conto consuntivo 2015 si porrà il problema della verifica di congruità del citato importo rispetto a quello emerso in sede di primo accantonamento
Come si è avuto modo di precisare, l’impatto del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità ha un peso rilevante nel calcolo effettuato a seguito di riccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, rispetto a quello... [continua a leggere]
Un Comune si è interrogato sulla possibilità, nel passaggio dalla Tariffa di Igiene Ambientale alla TARI, di ricalcolare nell’applicazione della nuova TARI, anche i crediti divenuti inesigibili con la vecchia tariffa ... [continua a leggere]
Con faq del 26/04/2015 la Fondazione ANCI (IFEL) risponde in merito al Fondo crediti di dubbia esigibilità.... [continua a leggere]
Come si è avuto modo di precisare in diverse occasioni, la Legge di Stabilità ha inserito il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità come rilevante al fine della determinazione del patto di stabilità interno. Continua a legg... [continua a leggere]