Spending review: entro giugno 4,2 miliardi di tagli, presentato cronoprogramma di Bondi

Fonte: Ansa

La revisione della spesa è partita: oggi il Commissario straordinario per la ‘spending review’, Enrico Bondi, ha presentato il cronoprogramma degli interventi al comitato interministeriale. I primi risparmi saranno pari a 4,2 miliardi di euro, su un volume di spesa considerata ‘aggredibile’ di circa 100 miliardi, e gli strumenti operativi per ottenere queste riduzioni di spesa saranno varati entro il mese di giugno. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intanto avverte: sì a politiche di “risanamento e restrizioni della spesa pubblica” ma “non bisogna fare tagli col machete”. Il Presidente evidenzia anche che sulla crisi in atto pesano le “politiche di bilancio restrittive, le scelte di risanamento e consolidamento fiscale adottate per far fronte alla pressione dei mercati sui titoli del nostro debito pubblico”.

Sempre sulla spending review le segnalazioni on line degli sprechi da parte dei cittadini sono arrivate a quota 130.000. Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri rassicura: “Ci saranno sicuramente tagli ma i livelli di sicurezza non saranno abbassati”. Elsa Fornero, ministro del Lavoro, ha riferito che il processo di spending review è già in corso nel suo ministero. “Nessuno ha il piacere sadico di fare o proporre tagli – ha commentato – ma tutti i ministri sono consci di quanto sia importante selezionare la spesa pubblica e tagliare dove ci sono spese inefficienti e sprechi”.

Per il segretario del Pdl Anegelino Alfano la razionalizzazione della spesa è la via per “proporre un orizzonte con meno tasse, meno sprechi e meno debito pubblico”. Bondi ha dunque fissato il timing degli interventi e individuato le macro aree sulle quali agire per ottimizzare e ridurre la spesa: ottimizzazione dei prezzi-costi unitari, delle quantità-consumi unitari, integrazione e razionalizzazione degli strumenti già esistenti. Tassello fondamentale è il controllo dei prezzi negli acquisti di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione. Le analisi già fatte “suggeriscono la possibilità di una serie di azioni per realizzare un sistema di acquisto realmente integrato”, fa sapere Palazzo Chigi spiegando che l’obiettivo sarà quello di “ottimizzare il prezzo unitario di acquisto”.

Sono oltre 130 mila le segnalazioni arrivate da cittadini e associazioni al Governo per segnalare “inefficienze e sprechi” e proporre soluzioni per razionalizzare la spesa pubblica. La consultazione si chiuderà domani e alcune segnalazioni hanno motivato – spiega il governo – “un’indagine specifica”. Il comitato interministeriale tornerà invece a riunirsi il 12 giugno quando saranno disponibili i risultati della spending review interna effettuata dai singoli ministeri. Infine, per quanto riguarda il decreto sulla spending review, all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, sono 112 gli emendamenti presentati.

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