Ricerca di Unimpresa conferma l’Anci: gli Enti locali hanno contribuito al risanamento del Paese

L’ANCI Lombardia rende noto che:

“Sindaci e governatori virtuosi, Stato centrale sprecone”, queste le conclusioni dello studio di Unimpresa che, sulla base dei dati della Banca d’Italia, ha verificato come in questi anni, “mentre cala il debito di comuni e regioni italiani (-15 miliardi), cresce la voragine nei conti pubblici statali (+100 miliardi) grazie all’aumento incontrollato delle spese salite del 4%”.

L’analisi condotta da Unimpresa rappresenta un’ulteriore verifica di quanto, da anni, l’Anci sostiene rispetto al “prezzo” pagato dagli Enti locali nel risanamento della finanza locale, a differenza di quanto invece avvenuto a livello centrale, e che è stato sintetizzato anche nelle infografiche realizzate da Anci Lombardia che qui riportiamo.

L’analisi territoriale

Il documento di Unimpresa evidenzia come “a livello territoriale il debito è sceso in tutte le zone del Paese: nel Nord Ovest è passato da 30,7 miliardi a 27,3 miliardi in calo di 3,4 miliardi (-11,13%); nel Nord Est è passato da 15,4 miliardi a 12,5 miliardi in calo di 2,8 miliardi (-18,46%); nel Centro è passato da 28,3 miliardi a 23,6 miliardi in calo di 4,6 miliardi (-16,57%); al Sud è passato da 22,9 miliardi a 19,9 miliardi in calo di 2,9 miliardi (-13,00%); nelle Isole è passato da 10,2 miliardi a 8,5 miliardi in calo di 1,6 miliardi (-16,14%). La diminuzione ha interessato sia i comuni sia le province sia le regioni: per quanto riguarda i comuni è stata registrata una contrazione di 3,4 miliardi (-7,41%) da 46,07 miliardi a 42,6 miliardi; il debito delle province è invece diminuito di 643 milioni (-7,63%) da 8,4 miliardi a 7,7 miliardi; il “rosso” delle regioni (categoria che comprende anche le province autonome di Trento e Bolzano) è sceso di 7,9 miliardi (-20,71%) da 38,5 miliardi a 30,5 miliardi”.

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