Renzi, taglio tasse a ceto medio assoluta priorità. Equitalia non arriva al 2018

Fonte: Il Sole 24 Ore

Taglio delle tasse alla classe media il prossimo anno e riorganizzazione delle agenzie. «Equitalia via entro il 2018». Abbassare le tasse alle imprese? «Sarà fatto». Lo ha annunciato il premier nell’appuntamento, in diretta Facebook e Twitter, #Matteorisponde. «Dobbiamo andare di più nella direzione di dare una mano al ceto medio e alle famiglie. Stiamo discutendo – ha spiegato – come, se attraverso le aliquote Irpef o un sistema fiscale diverso. Andrà nella legge di stabilità del 2017: è un’assoluta priorità». E ha precisato: «Stiamo riorganizzando le Agenzie: tutto il sistema del rapporto tra il cittadino e il pubblico amministratore. Al 2018 Equitalia non ci arriva. La riorganizzazione di questo sistema prevederà un modello del tutto diverso. Stiamo riorganizzando il sistema perché sia sempre più a disposizione del cittadino e non vessatorio verso il cittadino». Tema delle tasse in primo piano , insieme al lavoro, la scuola, alla campagna referendaria.

Recuperati 400mila posti di lavoro
Nell’appuntamento annunciato nei giorni scorsi per rafforzare il confronto diretto del premier con i cittadini, Renzi parte commentando i numeri diffusi oggi sull’occupazione. «Il dato è che nel giro di due anni abbiamo recuperato 400mila posti di lavoro. Potevamo far di più. Ma intanto abbiamo ridotto la caduta e ripreso la salita». Sui dati trimestrali Inps il commento di Renzi è stato: «Le assunzioni in più, il saldo positivo, è meno grande dello scorso anno. Non è che sta diminuendo l’occupazione: la crescita prosegue ma siccome gli incentivi sono stati ridotti continua a un ritmo meno forte. Diranno che rallenta l’occupazione ma la crescita continua anche se con incentivi più bassi va meno veloce». Insomma il Jobs Act è un aiuto concreto e chi dice il contrario per Renzi «racconta clamorose balle».

Gli incentivi hanno funzionato
«Oggi – ha aggiunto – ne abbiamo lette di tutti i colori, le cose più allucinanti che abbiamo mai sentito le abbiamo sentite oggi». Il Jobs Act, ha sottolineato il premier, «si compone di due parti, le regole del mercato del lavoro e gli incentivi per sbloccare le assunzioni. Gli incentivi hanno funzionato, evviva. Ci sono facce tristi che dicono: gli incentivi hanno fatto assumere. Bene, è il loro compito. Hanno funzionato nel 2015: da quando sono seduto su questa sedia abbiamo avuto 398 mila posti di lavoro in più e 353 mila di questi sono a tempo indeterminato. Io sono un po’ testone: nel giro di due anni abbiamo recuperato 400 mila posti di lavoro. Dovevamo fare di più? Certo, ma abbiamo interrotto la caduta e iniziato la ripresa».

Edilizia: incentivi anche in 2017 ma aspettiamo stabilità
Tra i settori più in soffrenza quello dell’edilizia, ha ricordato Renzi. «Abbiamo perso 527mila posti di lavori sull’edilizia. Far ripartire l’edilizia è fondamentale, perciò lo sblocco dei cantieri. Gli incentivi ci dovrebbero essere anche nel 2017, ma aspettiamo la legge di stabilità».

Scuola: Renzi, la riforma università entro il 2016
La riforma dell’Università? «La faremo entro il 2016, l’importante è che non sia una riforma calata dall’alto» ha detto Renzi. «Dobbiamo coinvolgere gli addetti ai lavori. Intanto abbiamo messo i soldi», poi si procederà con la riforma con l’obiettivo di «portare Università e ricerca fuori dal perimetro della Pubblica amministrazione» e poter «mettere quelle regole in grado di far competere le nostre Università con quelle di tutto il mondo». Sempre a proposito di istruzione, Renzi ha aggiunto: «Che meraviglia che i testi dell’Invalsi siano stati fatti da oltre il 93% degli studenti. Perché finalmente questa retorica anti-merito, anti-valutazione, a volte ispirata da qualche professore, è stata cancellata. È una cosa bella. Finalmente il merito torna in Italia».

Legge di Stabilità? avrà molte sorprese positive
Quali novità nella legge di Stabilità? «Ancora non s’è fatto in tempo a sistemare la finanziaria di ora che già siete sulla prossima…

Tra l’altro ci sono cose, come il patent box (la tassazione agevolata sui redditi derivanti dalle opere di ingegno,ndr), che sono una figata ma non lo sa quasi nessuno. Non voglio però dare l’impressione di essere reticente» ha spiegato Renzi, che ha rilanciato: «la legge di stabilità avrà molte sorprese e molto positive. Stiamo lavorando su quello e sul decreto competitività ma intanto stiamo mettendo tutte le energie per far ripartire i cantieri».

Banche: Renzi, squallide buonuscite milioni a dirigenti falliti
«No. Non è normale. È squallido», ha replicato il premier a chi gli ha domandato: «È normale che dirigenti di banche fallite hanno ricevuto buone uscite milionarie nonostante il danno provocato?». Tra i temi caldissimi il varo della campagna referendaria.

Al via sabato la campagna referendaria
«Sabato lancio della campagna del Sì» con il sito “Bastaunsì” ha ricordato il presidente del Consiglio nella diretta #Matteorisponde in merito alla consultazione sulle riforme costituzionali.

«Quando provo a entrare nel merito mi dicono che ho personalizzato il referendum. Ma io ho detto che se perdo non è che posso fare la faccia contrita e dire schiarendomi la voce che dopotutto è stato un buon risultato. Io cerco di vincere, sempre. Quando perdo, talvolta mi è accaduto come alle primarie del 2012, ammetto la sconfitta». Quando uno perde, ha detto Renzi, «deve prendere atto che qualcosa non ha funzionato. Ma questo non vuol dire personalizzare, ma essere seri, non essere come gli altri, dire che conta più un’idea che la poltrona. Continuano a dire no no no, ma li voglio vedere nei commenti del giorno dopo quando perderanno al referendum. Loro state tranquilli, non se ne andranno, stanno attaccati alla poltrona» ha aggiunto. «Noi siamo perché si discuta nel merito ma sappiamo anche che non si può stare aggrappati ala poltrona e pensare solo al proprio destino personale».

Un saluto speciale a Pannella
Infine un abbraccio speciale a Marco Pannella. «Un saluto particolare a un uomo che è ricoverato all’ospedale, un abbraccio speciale a Marco Pannella», ha detto Renzi concludendo #Matteorisponde.

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