Osservatorio sulle partite Iva: sintesi dei dati di maggio 2016

Con comunicato del 11/07/2016 la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate rende noto che:

Sono quasi 34mila le persone che hanno aperto in maggio una partita Iva. Rappresentano quasi il 72% dell’ammontare registrato in maggio, pari a oltre 47mila nuove attività avviate. Di queste, i titolari del 22,6% sono società di capitali e quasi il 5% sono società di persone. Il totale si completa con uno 0,7% rappresentato da “non residenti” e/o da altre forme giuridiche.

Rispetto al maggio 2015, si osserva un incremento di avviamenti per le società di capitali (+15,2%) e le società di persone (+1,7%), mentre si registra un calo di aperture per le persone fisiche (-7,8%). Sul totale, quindi, una leggera flessione, pari a -3,1 per cento.

I numeri più alti sono segnalati al Nord, dove sono localizzate il 40% delle nuove attività.
Di poco inferiore la percentuale al Sud e Isole, pari al 37,6% del totale nazionale, mentre il restante 22,4% è stato contato nelle regioni del Centro Italia.

Incrementi molto consistenti in Basilicata (+49,6%), Molise (+26,7%) e Sardegna (+13,8%). Mentre in Calabria (-38%), Puglia (-25,9%) e Campania (-4,2%) permangono dati in regressione.

Questi sono parte dei numeri contenuti nella sintesi, fornita dall’Osservatorio delle partite Iva, dei dati diffusi oggi dal Mef, relativi al mese di maggio 2016.

La pagina del sito Mef, dedicata alla navigazione dinamica dell’Osservatorio delle partite Iva, consente di analizzare gli stessi dati con diverse chiavi di lettura.

Immagine 1Ad esempio, in base alla classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (21,7% del totale), seguito dall’agricoltura (15,8%) e dalle attività professionali (12,4%).

Messi a confronto, i dati di quest’anno con le aperture di maggio 2015, si sono verificati incrementi significativi nelle attività immobiliari (+27,6%), nell’istruzione (+16,3%) e nelle attività artistico-sportive (+15,1%).
Diversamente, si segnalano invece cali di avviamento nell’agricoltura (-23,8%), nella sanità (-7,2%) e nei servizi alle imprese (-6,1%).

Relativamente alle persone fisiche, infine, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile: il 38% dei titolari delle partite Iva aperte sono donne.

Il 45,5% degli avviamenti è riferito a giovani fino a 35 anni e il 34,2% alla fascia tra 36 e 50 anni.
Rispetto allo scorso anno, la distribuzione per classi di età evidenzia un consistente calo di aperture per quella più anziana (-47,2%), mentre per la classe più giovane la diminuzione è solo dello 0,7%.

I dati ci dicono ancora che il 16,7% di coloro che a maggio hanno aperto una partita Iva risulta nato all’estero e che risultano aver aderito al regime agevolato forfetario oltre 15mila nuovi imprenditori/professionisti, pari a circa il 32% del totale delle aperture di posizione, con un aumento del 17,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA