L’ANCI interviene sulla revisione della tassazione locale. Rilancio dell’autonomia

Con notizia del 12/06/2013 l’ANCI rende nota la proposta presentata ai membri della commissione Senato sulla revisione dell’imposizione immobiliare e sulla finanza degli enti locali. L’ANCI nella presentazione della citata proposta ha ricordato che tra il 2008 e il 2013 il comparto dei Comuni ha subito tagli per 6,3 miliardi, garantendo al contempo risparmi di 13 miliardi allo Stato centrale in 5 anni. A questa situazione di disagio, che inevitabilmente si riverbera sulla qualità e sulla quantità dei servizi ai cittadini, è seguita una generale incertezza riguardo le entrate proprie dei Comuni, a partire dall’Imu e dalla Tares, per finire con code di gettito non ancora riconosciute. Tutto ciò non consente ad oggi di chiudere i bilanci preventivi dell’85% dei municipi italiani. L’intervento sull’abitazione principale sembra costituire la questione centrale del riassetto prospettato dal dl 54 non va sottovalutato che l’intervento che si prospetta avviene in corso d’anno, su un tributo che è stato già oggetto di manovra da parte dei Comuni e inciderebbe in modo molto differenziato a seconda delle specifiche situazioni locali.

Gli obiettivi, concludono, dovrebbero essere quattro: “Una migliore definizione delle rendite catastali, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei Comuni; il potenziamento delle facoltà di adottare agevolazioni fiscali legate al reddito; la fissazione di un’aliquota di equilibrio per assicurare flessibilità alla manovre comunali; l’introduzione a livello nazionale del sistema Isee per l’accesso ai servizi comunali

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