L’analisi del CNEL sull’invio dei contratti decentrati integrativi da parte delle P.A

Nel notiziario del mese di marzo 2013 pubblicato dal CNEL (Consiglio Nazionale Economia e lavoro) si evidenzia l’obbligo di trasmissione di tutti i contratti integrativi oltre che all’ARAN anche allo stesso CNEL, e ciò per obbligo legislativo.
Oltre ai contratti stipulati dalle singole amministrazioni, il CNEL evidenzia l’importanza da parte delle singole amministrazione di adempiere alle formalità previste dalla Ragioneria Generale dello Stato circa l’allegato obbligatorio della relazione tecnico-finanziaria e della relazione illustrativa del contratto integrativo da allegare obbligatoriamente agli accordi di contrattazione effettuati secondo le previsioni dell’art. 40, comma 3-sexies, del d.lgs. 165/2001.
I modelli sono stati predisposti come format dalla Ragioneria Generale dello Stato finalizzati all’obiettivo di una maggiore facilitazione delle procedure di controllo rispetto all’uso delle risorse ed alla loro compatibilità con le limitazioni di legge in materia economico-finanziaria, nonché di una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini e degli utenti. Alla data del 12/03/2013 il CNEL ha classificato, come libera consultazione, 6.954 contratti integrativi trasmessi dalle pubbliche amministrazioni ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs.150/2009. Di questi contratti integrativi trasmessi alla citata data il CNEL fa una classificazione per regione, dove appare incredibilmente in vetta la Lombardia con la trasmissione di 1.665 contratti, seguita dalla regione Veneto con 1.165 e Piemonte con 1.081, distaccate tutte le altre regioni, indice di un non invio dei relativi contratti sino ad oggi. SI precisa che anche i comuni hanno l’obbligo di invio dei contratti integrativi, unitamente alla relazione tecnico-finanziaria ed illustrativa ed al parere dei revisori dei conti, oltre che all’ARAN anche al CNEL.

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