Invio atti alla Procura della Corte dei conti per gli affidamenti diretti ad avocati esterni

Approfondimento di V. Giannotti

Continua il controllo sulla correttezza delle procedure degli affidamenti di incarichi esterni ad avvocati del libero foro da parte degli enti locali, anche in presenza all’interno della struttura dell’avvocatura civica. In questa occasione i magistrati contabili, non forniscono solo indicazioni di come vadano correttamente effettate le procedure di nomina degli avvocati esterni, ma usano il pugno di ferro in caso di affidamenti pesanti all’esterno tanto da inviare gli atti alla procura contabile. Tali sono le recenti conclusioni cui è pervenuta al Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna con la deliberazione qui di seguito commentata.

Il ricorso all’affidamento diretto

Secondo i magistrati contabili, la scelta dell’amministrazione di procedere ad affidamenti diretti in via fiduciaria per il patrocinio legale, a difesa dell’ente nei giudizi innanzi le magistrature civili e/o amministrative, si pone in contrasto con la giurisprudenza contabile, secondo cui la mancanza di procedura comparativa  viola i principi di imparzialità, pubblicità e concorrenza.

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