Il Commento – Per la Cassazione il personale a tempo determinato non può essere escluso dal pagamento della produttivita’

di V. Giannotti (www.bilancioecontabilita.it 28/1/2016)

I giudici di Palazzo Cavour affrontano la legittimità dell’esclusione, dai compensi incentivanti di produttività, del personale a tempo determinato di una PA, essendo gli stessi stati attribuiti al solo personale a tempo indeterminato mediante specifici progetti obiettivo. Gli Ermellini evidenziano come la negazione della spettanza del compenso incentivante anche ai dipendenti a tempo determinato, si pone in contrasto con il principio di non discriminazione sancito dalla Direttiva del Consiglio Europeo. Tale direttiva, d’altra parte, precisano i Massimi giudici, ha trovato coerente recezione nell’ordinamento interno, e precisamente all’interno dell’art. 6, d.lgs. n. 368/2001, secondo cui al prestatore di lavoro con contratto a tempo determinato spetta (oltre alle ferie, alla gratifica natalizia o alla tredicesima mensilità, al trattamento di fine rapporto, anche) ogni altro trattamento in atto nell’impresa per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato comparabili, in proporzione al periodo lavorativo prestato sempre che non sia obiettivamente incompatibile con la natura del contratto a termine.

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