Fisco, più chance per ritornare a pagare a rate

Fonte: Il Sole 24 Ore

La riammissione alla rateazione allarga il raggio d’azione. La possibilità di pagare in più tranche si applicherà non solo ai piani con Equitalia ma anche alle rateizzazione da istituti deflattivi del contenzioso. È quanto prevede la riformulazione dell’emendamento bipartisan – presentato da Antonio Castricone (Pd) e Rocco Palese (Conservatori e riformisti) – al Dl enti locali che è stato approvato nella notte tra lunedì e martedì in commissione Bilancio alla Camera. Il provvedimento sbarca ora in Aula a Montecitorio dove con ogni probabilità verrà chiesto il voto di fiducia per poi passare al Senato, dove non dovrebbero essere apportate modifiche e dovrebbe così prospettarsi un via libera in tempi rapidi considerato l’approssimarsi della pausa estiva.

Riammissione per i decaduti al 1° luglio 2016

Ma torniamo alle rateazioni. La possibilità di essere riammessi ai piani con Equitalia viene prevista per tutti i contribuenti decaduti alla data del 1° luglio 2016, sia che la dilazione fosse stata concessa prima o dopo l’entrata in vigore del decreto attuativo sulla riscossione della delega fiscale (Dlgs 159/2015), ossia il 22 ottobre dello scorso anno, anche se le “mensilità” dovute non sono state ancora saldate. Si potrà rientrare in un piano di massimo 72 rate (sei anni), elevabili nel caso di dimostrazione del peggioramento della situazione economica ma garantendo comunque la solvibilità. L’istanza di riammissione dovrà essere presentata tassativamente entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl enti locali. Ipotizzando un’eventuale pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» entro il 23 agosto (termine di decadenza del decreto) ci sarebbe poi tempo fino a ottobre inoltrato per presentare la domanda.

Sarà ammesso saltare solo due rate

Attenzione però. I riammessi non avranno troppi margini. Perché non sarà concesso loro di saltare più di due rate anche non consecutive, altrimenti rischieranno di nuovo di perdere il treno della dilazione.

Richiesta semplice fino a 60mila euro
la richiesta della dilazione senza dover dimostrare la situazione di temporanea difficoltà dovrebbe essere presentata per i debiti fino a 60mila euro (il limite attualmente in vigore è 50mila euro).

Le rate da istituti deflattivi
La novità principale rispetto alla precedente formulazione dell’emendamento è che da un lato esce la possibilità di applicare le regole sulle rateazioni anche alle ingiunzioni ma dall’altro si recuperano i contribuenti decaduti da piani di rateazione da istituti deflattivi del contenzioso (è il caso per esempio della definizione per acquiescenza o dell’adesione), quindi in sostanza prima che la cartella o l’atto arrivi nelle mani di Equitalia per la riscossione coattiva. In questa circostanza la riammissione alla rateazione riguarderà i contribuenti decaduti dal 16 ottobre 2015 al 1° luglio 2016 dietro presentazione di una semplice istanza anche se le rate sacdute non sono state saldate.

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