Elezioni, Brivio “preoccupati che rimborsi dello Stato ai Comuni siano inferiori rispetto al Referendum trivelle”

Con comunicato del 19/02/2018 l’ANCI Lombardia rende noto che:

“Siamo contrariati e fortemente preoccupati dalla comunicazione del Ministero dell’Interno, basata sullo stanziamento presente nella legge di bilancio, che i rimborsi da parte dello Stato delle spese che i Comuni sosterranno per affrontare le elezioni del 4 marzo saranno del 20% inferiori rispetto a quelli ottenuti per il Referendum ‘sulle trivelle’ dell’aprile 2016. Se così fosse confermato, i rimborsi risulterebbero evidentemente insufficienti a coprire il costo di un doppio appuntamento elettorale”. Questo il commento del Presidente di Anci Lombardia, Virginio Brivio, in merito alla possibile diminuzione del 20% dei rimborsi elettorali ai Comuni rispetto a quanto stabilito per il precedente referendum del 2016 sulle ‘trivelle”.

“Ricordiamo”, ha continuato il Presidente dell’Anci Lombardia, “che i Comuni vanno integralmente rimborsati per le attività che svolgono per assicurare le operazioni legate alle elezioni nazionali e regionali e che rappresentano un obbligo verso il Governo e la Regione. Il ricorso all’election-day che unisce i due voti è stato giustificato proprio per economizzare sulle spese che si sarebbero sostenute nel caso di appuntamenti separati, pertanto non è possibile utilizzare i Comuni per fare ulteriori economie, quando questi ultimi stanno già sostenendo delle spese per assicurare, ad esempio, l’allestimento di doppi spazi per i tabelloni per l’affissione dei manifesti per la propaganda elettorale”.

“Chiediamo pertanto al Governo di trovare una soluzione e di differenziare anche il trattamento per i Comuni che hanno una tornata elettorale aggiuntiva. E’ necessario dare certezza ad amministratori e funzionari dei Comuni per permettere una programmazione e uno svolgimento ordinato e sicuro delle attività elettorali”. Ha concluso Brivio.

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