DL Fiscale – Presidente ANCI: “Bene parità fra Comuni e fra contribuenti”

Fonte: ANCI

Con comunicato del 11/11/2016 l’ANCI rende noto che:

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’accoglimento, nel testo del Dl fiscale approvato ieri dalle Commissioni, di importanti richieste dell’ANCI”. Lo afferma il presidente dell’Associazione, Antonio Decaro, che spiega: “Innanzitutto, si è evitato il rischio di creare disparità di trattamento per i contribuenti di quel 40% dei Comuni che già non usufruisce dei servizi di Equitalia per la riscossione: la cosiddetta ‘rottamazione’ delle cartelle sarà ora possibile anche nei Comuni che avevano già individuato metodi diversi per la riscossione coattiva, abbandonando Equitalia negli scorsi anni. Si tratta di una chance importante per i contribuenti che hanno debiti con i Comuni e di una opportunità per gli stessi Comuni di recuperare risorse importanti. Inoltre – spiega ancora Decaro – abbiamo ottenuto che sarà il Comune in autonomia a decidere di avvalersi o meno della rottamazione cd. definizione agevolata, preservando allo stesso tempo politiche di riscossione attuate dalle amministrazioni  in questo campo”.

“E’ stata accolta anche – aggiunge il Presidente – la sollecitazione che come ANCI avevamo tradotto in emendamento, riguardante la necessità che venisse prevista la riscossione diretta sul conto delle tesorerie comunali, per eliminare alla radice i rischi di mala gestione da parte di alcuni privati negli ultimi anni. Il testo accoglie le nostre istanze ‘per le entrate diverse da quelle tributarie’, noi confidiamo che questo sistema si possa estendere a tutte le entrate proprie dei Comuni”.

“Resta ad ogni modo la necessità di procedere ad una riforma organica della riscossione – conclude Decaro – , a partire dalla messa in condivisione delle banche dati di altri soggetti pubblici, ai soli fini della riscossione coattiva, dalla semplificazione delle norme e delle modalità di affidamento del servizio di riscossione, dalla definizione di un volto ‘più umano della riscossione stessa, prevedendo l’esclusione delle procedure di pignoramento per debiti inferiori ai 30 euro”.

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