Direttore generale

È inammissibile, per difetto di legittimazione attiva, il ricorso proposto da un comitato cittadino avente lo scopo di esercitare un controllo sulla trasparenza e buon andamento amministrativo, nel rispetto del principio di sussidiarietà di cui all’art. 118 Cost., sia con riferimento ad atti meramente amministrativi che politico discrezionali, per l’annullamento del decreto di nomina del direttore generale della provincia. Gli enti cosiddetti esponenziali, per essere ammessi alla tutela giurisdizionale, debbono agire per la difesa di un specifico fine istituzionale individuato dallo Statuto, fine specifico che tuttavia nella specie difetta, dato che lo statuto del comitato opera un genericissimo riferimento al controllo sulla trasparenza e buon andamento amministrativo. In queste ipotesi, infatti, l’interesse perseguito dal comitato ha natura talmente generalizzata da non poter essere affatto caratterizzato dalla proiezione degli interessi dei soggetti che ne fanno parte.

(TAR Puglia-Lecce, sez. I, sentenza del 26 marzo 2010, n. 866)

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