Decreto del MEF sul riaccertamento straordinario dei residui previsto dalla legge di bilancio 2018

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che il 12 febbraio 2018 è stato emanato il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze concernente le modalità del riaccertamento straordinario dei comuni previsto dall’articolo 1, comma 848, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

Il decreto prevede che i comuni che non hanno deliberato il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi previsto dall’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, nonché i comuni per i quali le competenti sezioni regionali della Corte dei conti o i Servizi ispettivi del Ministero dell’economia e delle finanze hanno accertato la presenza di residui risalenti agli esercizi antecedenti il 2015 non correttamente accertati entro il 1° gennaio 2015, provvedono, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2017, al riaccertamento straordinario dei residui al 31 dicembre 2017 provenienti dalla gestione 2014.

In particolare, il decreto definisce:

  • all’articolo 1, le modalità operative di riaccertamento straordinario dei residui antecedenti al 2015 con riferimento alla data contabile del 1° gennaio 2018 per i Comuni che non hanno ancora effettuato il riaccertamento straordinario;
  • all’articolo 2, le modalità operative di riaccertamento straordinario dei residui antecedenti al 2015 per i comuni che hanno effettuato il riaccertamento straordinario, nei casi in cui la sezione regionale della Corte dei conti o i servizi ispettivi del MEF hanno accertato la presenza di residui risalenti agli esercizi antecedenti il 2015 non correttamente accertati;
  • all’articolo 3, le modalità operative di comunicazione al Ministero dell’economia e delle finanze del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2018 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui.Il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che il 12 febbraio 2018 è stato emanato il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze concernente le modalità del riaccertamento straordinario dei comuni previsto dall’articolo 1, comma 848, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

    Il decreto prevede che i comuni che non hanno deliberato il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi previsto dall’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, nonché i comuni per i quali le competenti sezioni regionali della Corte dei conti o i Servizi ispettivi del Ministero dell’economia e delle finanze hanno accertato la presenza di residui risalenti agli esercizi antecedenti il 2015 non correttamente accertati entro il 1° gennaio 2015, provvedono, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2017, al riaccertamento straordinario dei residui al 31 dicembre 2017 provenienti dalla gestione 2014.

    In particolare, il decreto definisce:

    • all’articolo 1, le modalità operative di riaccertamento straordinario dei residui antecedenti al 2015 con riferimento alla data contabile del 1° gennaio 2018 per i Comuni che non hanno ancora effettuato il riaccertamento straordinario;
    • all’articolo 2, le modalità operative di riaccertamento straordinario dei residui antecedenti al 2015 per i comuni che hanno effettuato il riaccertamento straordinario, nei casi in cui la sezione regionale della Corte dei conti o i servizi ispettivi del MEF hanno accertato la presenza di residui risalenti agli esercizi antecedenti il 2015 non correttamente accertati;
    • all’articolo 3, le modalità operative di comunicazione al Ministero dell’economia e delle finanze del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2018 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui.

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