Criteri per il riparto dei contributi alle associazioni di comuni

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha deliberato di modificare i criteri di cui all’art. 9 dell’Intesa del l marzo 2006 di ripartizione tra le Regioni delle risorse finanziare statali relative ai fondi per l’Associazionismo intercomunale nel seguente modo:

1. Numero dei comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti della Regione aderenti ad unioni e Comunità montane che esercitano gestioni associate intercomunali, rispetto al numero complessivo dei Comuni inferiori a 5000 abitanti della regione, attribuendo peso 10 % al seguente criterio;

2. superficie dei Comuni della Regione aderenti ad unioni e Comunità montane che esercitano gestioni associate intercomunali, rispetto al dato complessivo nazionale, attribuendo peso 15 % al seguente criterio;

3. popolazione dei Comuni della Regione aderenti ad Unioni e Comunità montane che esercitano gestioni associate intercomunali, rispetto al dato complessivo nazionale, individuata secondo I ‘ultimo dato disponibile dall’Istat (31 dicembre 2009 o ultimo dato 2010 se disponibile al momento del riparto), attribuendo peso 25 % al seguente criterio;

4. media delle risorse gia erogate dallo Stato nel precedente triennio che dovrebbe pero andare a scalare nel corso degli anni in misura percentuale da definirsi ogni anno, attribuendo peso 30 % al seguente criterio;

5. risorse erogate dalle regioni l’anno precedente a sostegno dell’associazionismo intercomunale che dovrebbe andare ad incrementarsi nel corso degli anni in ragione della diminuzione dell’indicatore precedente, attribuendo peso 20 % al seguente criterio.

In relazione alle modalità di calcolo degli indicatori, le regioni hanno condiviso che i dati vanno rilevati considerando le forme associative presenti sul territorio al momento della presentazione della domanda.

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