Armonizzazione contabile – Il Calcolo del FCDE nel rendiconto 2015. Ipotesi applicative (Prima parte)

di V. Giannotti (www.bilancioecontabilita.it 29/2/2016)

Dopo aver calcolato, a seguito del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi contestualmente al rendiconto 2014, il primo accantonamento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità con l’eventuale decisione da parte del Consiglio comunale di una sua ripartizione per un periodo non superiore ai trent’anni, con il conto consuntivo 2015 si porrà il problema della verifica di congruità del citato importo rispetto a quello emerso in sede di primo accantonamento. A tale verifica si aggiunge la possibilità da parte degli enti locali che abbiano fatto richiesta di anticipazioni di liquidità, di avvalersi della normativa favorevole introdotta dal d.l. n. 78/2015 la quale prevede che l’avanzo di amministrazione generato dalle quote di pagamento da corrispondere alla CDP possano essere utilizzate per l’accantonamento al FCDE. Prima di verificare i calcoli e le eventuali opzioni disponibili per la verifica di congruità del citato FCDE nel conto consuntivo 2015, si precisano alcuni presupposti a cui fare riferimento.

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Gli strumenti di programmazione degli enti locali

Gli strumenti di programmazione degli enti locali

Il volume è suddiviso in capitoli corrispondenti ai sei strumenti della programmazione degli enti locali, individuati nel c.d. principio applicato della programmazione:

› Documento Unico di Programmazione;

› Bilancio di previsione e allegati;

› Piano esecutivo di gestione;

› Piano degli indicatori;

› Variazioni di bilancio;

› Assestamento di bilancio e salvaguardia degli equilibri.

Ogni paragrafo è suddiviso in 3 diverse parti dedicate rispettivamente a: Commento, Schemi e prospetti, Legislazione.

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